L’adozione di metodologie di lotta a basso impatto ambientale contro le malattie delle piante è ormai una realtà in molte aziende e settori. Così come avviene in agricoltura, anche nei nostri giardini è possibile favorire i meccanismi naturali di controllo dei parassiti mediante il “lancio” di insetti utili che predano o parassitizzano i nemici delle piante ornamentali. La liberazione di insetti utili ha il senso di ripristinare un equilibrio nell’ecosistema urbano, tra insetti dannosi ed insetti utili. Gli insetti utili sono infatti spesso presenti in quantità limitate per una serie di ragioni tra cui spesso l’utilizzo indiscriminato di pesticidi.
L’introduzione anticipata di insetti utili, ad esempio i predatori di afidi (tra cui coccinellidi autoctoni), ha quindi il senso di anticipare il processo di controllo biologico, rallentando la dinamica di sviluppo di quelli dannosi, e più in generale, di ripristinare e potenziare la componente di insetti utili, che tenderà poi a disperdersi in un’area più allargata, portando ad un’azione stabilizzante l’ecosistema urbano nel medio lungo termine.
La lotta biologica ha tra suoi punti di forza la salubrità degli ambienti, la sicurezza degli operatori e dei frequentatori delle aree verdi, il rispetto dell’ambiente, ma anche l’efficacia e la competitività economica con la lotta chimica.